Chrisma: Chinese Restaurant – 1977

Chrisma

Chinese Restaurant

Polydor Records

1977

genere: elettro-punk

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E’ il 1977 e in Italia, per la Polydor Records e per la Philips (doppia edizione), i Chrisma pubblicano Chinese Restaurant, il loro primo album in studio.

Nel 2007 l’album verrà ripubblicato grazie alla ristampa per Universal Music Italia. I Chrisma, che più avanti diventeranno Krisma, sono stati un duo elettro-punk italiano (definizione
generica), formato da Maurizio Arcieri e Christina Moser, coniugi anche nella vita. Il primo vantava un passato nella musica italiana, prima come cantante del gruppo beat New Dada e poi come solista, con il nome di Maurizio, che lo vedrà pubblicare anche un grande successo
come Cinque Minuti E Poi.

I Chrisma, il cui nome nasce dall’unione di quelli dei due componenti, decidono di cambiare rotta e di sperimentare qualcosa di completamente diverso e inedito. Dopo un esordio fortemente ispirato dal sexy sound in voga all’epoca, visto il successo di artisti come Donna Summer, constatabile nella pubblicazione di singoli come Amore e U (I Dig), il duo rimane profondamente affascinato dalla nuova onda punk che sta conquistando la musica mondiale e da artisti quali Lou Reed e David Bowie, decidendo così di dare una svolta al proprio suono.

Esce, così, Chinese Restaurant, un disco di nove tracce dove i Chrisma metteranno sul tavolo tutto il proprio talento, un ampio immaginario musicale e delle interessantissime visioni avanguardistiche. Musicalmente, infatti, troviamo dei piccoli accenni al passato di genere sexy, soprattutto nelle
interpretazioni vocali di brani come Black Silk Stockings o Lola (che usciranno sui due lati dello
stesso singolo), delle ampie vedute new wave nell’utilizzo di chitarre distorte e riff di carattere punk, un abuso di sintetizzatori che ricorda band come i Kraftwerk e continui richiami alla
psichedelia, stile molto in voga negli anni ’70.

Inoltre, troviamo alcuni interventi di chitarra acustica, suonata da Christina, in pezzi come Lola e Mandoia, che rimandano indubbiamente al mondo latino ed ispanico, conferendo grande
sensualità e calore alle composizioni. Da segnalare sono anche, sicuramente, canzoni come What For e Wanderlust, ossia due pezzi punk rock che costituiscono un energico uno-due nella scaletta di Chinese Restaurant, creando un intervallo rock molto piacevole.

L’interpretazione vocale di Maurizio Arcieri in queste canzoni è eccelsa: canta, urla e sfoggia tutta la sua vitalità selvaggia come un nostrano Johnny Rotten , non badando alle melodie o all’intonazione, bensì a sfogare le sue sensazioni più forti.

Un discorso ben diverso va fatto, invece, per Lycee: questo è il momento migliore dell’opera e anche il più lungo, superando ampiamente i sette minuti. Si tratta di un brano elettronico dove i sintetizzatori dettano la melodia da seguire, intersecandone di differenti, i tamburi stendono un tappeto di epicità su cui far sfilare la canzone e le chitarre squarciano con suoni violenti e distorti il tutto, dando come risultato un brano estremamente space e psichedelico su cui Maurizio e Christina cantano una dolce melodia all’unisono.

C. Rock, col suo testo breve e laconico che va ad intervallare un ipnotico loop musicale, rappresenta l’episodio più elettronico di tutto il progetto, con un’atmosfera da film poliziesco che
caratterizza il mood cinematografico dei Chrisma. Vocalmente, le parti sono semplici e lasciano poco spazio alle melodie, ad eccezione di pochi capitoli.

La voce di Christina conferisce grande sensualità al lavoro, tra sussurri e melodie vellutate, mentre quella di Maurizio dà un tono di forza e profondità che ricorda artisti come il prima citato Lou Reed. Al lavoro vocale ha contribuito anche Keith Spencer-Allen , produttore e ingegnere del suono, noto per aver collaborato con artisti come Vangelis e oggi riconosciuto come una figura di spicco nel mondo della produzione, dell’ingegneria musicale, nella programmazione e anche del giornalismo di settore.

Gli spoken presenti nell’album, infatti, sono tutti opera sua. I testi del progetto fanno delle immagini il loro forte, alcune più sensuali, vedi Black Silk Stockings, altre più tristi e malinconiche, come nel caso di Lycee, ed infine sfumature più noir e d’autore, come ad esempio in Lola. Quest’ultima fece guadagnare al duo anche qualche passaggio radiofonico e televisivo, uno particolarmente famoso e scandaloso in cui Arcieri si presentò con una spilla da balia conficcata
nella guancia, o almeno così lui affermava.

All’opera, inoltre, ha lavorato Niko Papathanassiou , accreditato nella maggior parte delle canzoni tra gli autori e che ha dato il suo contributo anche come musicista. Quest’ultimo è il fratello di Vangelis che, a detta di Arcieri, avrebbe anch’egli preso parte alla
composizione del disco ma, per motivi discografici, non avesse voluto figurare tra gli autori nei crediti.

Ancora oggi, quest’album suona come qualcosa di molto innovativo per l’Italia, infatti anche ai tempi venne recepito in modo alterno dal pubblico, tra entusiasmo di alcuni e sconcerto di molti, con il risultato che i Chrisma non furono mai, effettivamente, considerati come meritavano. In ogni caso, soprattutto oggi che Maurizio non c’è più, è bello rispolverare, riascoltare e parlare nuovamente di lavori magistrali come Chinese Restaurant.

Alberto Maccagno

TRACKLIST:

1. Thank You

2. Black Silk Stockings

3. Lola

4. C.Rock

5. What For

6. Wanderlust

7. Lycee

8. Mandoia

9. Thank You

FORMAZIONE:

Maurizio Arcieri – voce, sintetizzatore polymoog

Christina Moser – voce, chitarra acustica

Keith Spencer-Allen – voce, programmazione

Ezio Vevey – chitarra acustica, chitarra elettrica

Gianni Durini – batteria

Niko Papathanassiou – batteria, basso, sintetizzatore, tastiere, timpani, percussioni

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