Jennifer Gentle: recensione di Jennifer Gentle

Jennifer Gentle

Jennifer Gentle

La Tempesta Dischi

Psychedelic rock, funky, soul, beat pop

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Jennifer Jentle è il nuovo disco, settimo in studio, pubblicato dall’omonima band formata dal polistrumentista Marco Fasolo nel lontano 1998, edito lo scorso ottobre per La Tempesta Dischi.

Pur essendo una band interamente italiana (Padova), i Jennifer Gentle vantano stima e discreta fama anche all’estero, in particolar modo presso la stampa ed i network televisivi in Gran Bretagna.

La prima traccia, Oscuro, ci accompagna nel sound dei Jennifer Jentle: brano strumentale dalle atmosfere psichedeliche e pinkfloydiane, dove una voce sospirata quasi in eco ed il pianoforte accompagnano una melodia sussurrata che sfuma delicatamente.

Beautiful Girl spezza la linea onirica e profonda che caratterizza il tratto stilistico dei Jennifer Jentle: un motivetto in pieno stile britannico con un labile rimando a Lady Madonna dei Beatles, che abbraccia interamente il concept musicale inglese.

Un rock & roll accattivante, con il pianoforte in sottofondo che trasmette pienezza e compattezza al brano. Sono sicuramente una band che necessita più ascolti per conquistare l’assenso del proprio pubblico. E Guilty, sesta traccia, ce lo dimostra.

La voce di Marco Fasolo si diletta in un falsetto accattivante mentre il ritmo si fa incalzante: soul e funky. Anche in questo caso si percepiscono le influenze di una Londra in fervente movimento, la Londra dei primi anni 60.

Segue Only in Heaven, una tranquilla ballata, nella quale le atmosfere rarefatte e l’accenno palpabile british anni ’60 si intersecano in maniera armoniosa.

Theme chiude l’album con lo stesso tema delicato della prima traccia: un brano bisgbigliato da un coro di voci che vengono accompagnate da una raffinata melodia. L’atmosfera si fa nuovamente onirica, come una nenia che ci dirige verso l’uscita.

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