La Collera: recensione di La Collera

La Collera

La Collera

Alka Records

22 maggio 2020

genere: indie rock

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Recensione a cura di Alberto Maccagno

Il 22 maggio 2020, per Alka Records, è uscito La Collera, il primo EP dell’omonima band milanese.

Un onesto lavoro pop rock. Il viaggio artistico del complesso lombardo inizia con un episodio canonico, caratterizzato da sonorità ormai tipiche del cosiddetto indie-pop italiano, ovvero Certi Posti Sono Fatti Per Sentirsi Soli, in cui si fa largo una certa orecchiabilità e una punta di ridondanza introspettiva, tra concetti indubbiamente reali e attuali ma alquanto inflazionati.

A questo, però, segue una svolta interessante grazie ai due brani successivi, ovvero Una Cosa di Poco Conto e Una Nuova Bugia; entrambi disegnano una virata verso l’indie-rock e stesure che allontanano La Collera dalle atmosfere strettamente nostrane mostrate in apertura, riportando alla
mente il suono di realtà come i Subsonica o (più lontanamente) i Canova.

La Macchina del Veleno chiude le danze con una consistente pennellata di Baustelle, ricordando Bianconi e soci soprattutto per la composizione agrodolce della canzone e per le tante immagini (a tratti più ermetiche) che riempiono il testo.

A livello lirico ci troviamo di fronte a un progetto quotidiano e schietto che, nonostante usufruisca di svariate fotografie facenti ormai parte dell’immaginario indipendente (e presunto tale) italiano, non scade nell’assurdo e nell’adesione al credo dello “strano è bello” con cui Calcutta e altri hanno fatto scuola in questi anni.

La vocalità di Giovanni Linke Casalucci è discreta, seppur non presenti un timbro particolarmente carismatico, e si muove lungo linee melodiche centrate e idonee nella loro semplicità.

Insomma, l’EP di debutto de La Collera è un antipasto discreto che prepara la bocca alle portate importanti, di certo senza saziare la fame dell’ascoltatore ma nemmeno deludendo le aspettative e le premesse poste.

TRACKLIST:

1. Certi Posti Sono Fatti Per Sentirsi Soli

2. Una Cosa di Poco Conto

3. Una Nuova Bugia

4. La Macchina del Veleno

FORMAZIONE:

Giovanni Linke Casalucci – voce, kazoo

Giannandrea Forestieri – chitarra

Alessandro Pisu – basso

Enrico Buttafuoco – batteria

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