Muse: recensione di Will of the People

Muse

Will of the People

26 Agosto 2022

Warner Records, Helium-3

Genere: alternative rock

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Recensione a cura di Stefania Milani

Il 26 Agosto 2022 usciva Will of the People, il più recente album dei Muse, a etichetta Warner Records e Helium-3.

Particolarmente eclettico e versatile, questo disco ha esplorato nuovi scenari e soddisfatto critica e fan-base, ma più in generale trovo che abbia perfettamente sintetizzato il quadro sociale dal quale proveniva il mondo occidentale, indicando la direzione, non del tutto positiva, verso cui siamo diretti.

La canzone di apertura, Will of the People, rimane in stile Muse, offrendo un inno tribale e comunitario alla necessità di preservare la nostra libertà attraverso una rivoluzione necessaria.
Compliance continua sul filone anti establishment, con elementi musicali synth-rock, pop e quasi dance che la rendono estremamente orecchiabile, senz’altro inusuale per la band, che ci fa ballare e saltare sopra quelli che ci vogliono sottomessi e accondiscendenti.
Ghost è un ritorno al pianoforte, strumento che Bellamy esalta egregiamente, in una struggente commemorazione delle vittime della pandemia; da sottolineare la bellissima collaborazione con la nostra Elisa in una sinergia di musica e voci di alto livello.

You Make Me Feel Like it’s Halloween è un sottile contrasto giocoso che, con una base musicale ritmata e accattivante di nuovo con elementi dance-rock, nasconde in realtà temi serissimi di relazioni abusive e gaslighting, mettendoci in guardia dai manipolatori che possono minare equilibrio e salute mentale con comportamenti incoerenti, instabili e di controllo.
We Are Fucking Fucked ci mostra senza troppa ipocrisia la via che stiamo imboccando a livello sociale. Prendere o lasciare.

I think Verona in the new album is pretty nice” (penso che Verona nel nuovo album sia piuttosto carina): con queste parole Matt Bellamy ha umilmente descritto quella che io trovo un autentico capolavoro letterario.
Il titolo evoca la città di Romeo e Giulietta ed eccoci a rivisitare Shakespeare per dare la spiegazione e la sintesi più alta di quanto accaduto dal 2020: due volti che si baciano coperti per evitare un contagio che diventa anche l’ incompatibilità e lo scontro di due mondi, quello occidentale e quello orientale, che non sono riusciti a comunicare (o non hanno voluto?) per evitare il peggio, uno scontro fra titani che parte da un singolo bacio proibito e avvelenato, esattamente come quello dei due amanti appartenenti a due famiglie (o gruppi sociali e culture) in conflitto, i quali, sbagliando i tempi del proprio reciproco riscatto, perdono la vita e relegano ad un’altra dimensione, che non è questa terrena, la loro unione eterna.
Nella potenza di un singolo bacio c’è l’assoluzione o la distruzione del mondo e qui, signori miei, serve una standing ovation per chi è riuscito a raccogliere tutto questo in una preziosa e per nulla banale metafora lunga tre minuti di Musica.

https://youtu.be/NN1OtIJu_Bk?si=hVIDzWrnKTegakcg

Formazione:

Matthew Bellamy – voce, chitarra tastiera, pianoforte, cori (traccia 1), GuitarViol (traccia 4)
Chris Wolstenholme – basso, cori (traccia 1)
Dominic Howard – batteria, cori (traccia 1)

Tracklist:

Will of the People – 3:18
Compliance – 4:10
Liberation – 3:06
Won’t Stand Down – 3:29
Ghosts (How Can I Move On) – 3:37
You Make Me Feel Like It’s Halloween – 3:00
Kill or Be Killed – 4:59
Verona – 4:57
Euphoria – 3:23
We Are Fucking Fucked – 3:36

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