Queen: The Miracle

È il 1989, e i Queen sono la band del momento, i più acclamati al Live Aid.

I Queen dal ritornello facile di
We Will Rock You, ma anche della stravaganza di I Want To Break Free.

Nel 1989 presentano quello che sarà uno tra i dischi più venduti della loro carriera: The Miracle.

Se gli anni ’80 erano stati la decade della sperimentazione e del successo del gusto pop, con questo disco i Queen tornano agli albori con sonorità che accennano all’hard rock, strizzando comunque l’occhio al synth pop.

Lo si percepisce già dalle prime tracce come Party e Khashoggi’s Ship, con ritornelli accattivanti e basi ben strutturate che sembrano volerci dire:
“Ehi, noi sappiamo fare anche questo”.

The Miracle non ha bisogno di presentazioni: una musica elegante che ricrea perfettamente le atmosfere utopistiche del testo.

The Miracle suscita immagini di paesaggi selvaggi, in cui gli abitanti vivono armoniosi tra i vari miracoli del mondo, uno tra questi il sorriso smagliante della Monna Lisa.

Addentrandoci nelle sonorità hard rock di questo album, dopo la carezzevole The Miracle, veniamo letteralmente scossi da I Want It All.

Chi non ha battuto le mani a tempo di musica?

I Want It All è il cavallo di battaglia dell’armata regale, poderosa e cavalcante. Un martello che picchia forte tra gli assoli dinamici di Brian May, la voce curata e grintosa di Freddie, l’incedente linea di basso di John Deacon e le frenetiche rullate di Roger Taylor.

Era difficile mantenere il successo, ma I Want It All ha dato loro la possibilità di schizzare ai primi posti delle classifiche mondiali.

Cosa c’è di più ardito di improvvisare una jam session su un treno in corsa?
Il video di accompagnamento di Breakthru, sesta traccia dell’album, ci mostra i componenti della band che suonano sul tetto di un treno in corsa.

Breakthru, la svolta che cercavano i Queen: una canzone fresca, travolgente, bella in tutta la sua semplicità e scritta a quattro mani da Freddie e Roger.

Breakthru è curata in ogni minimo particolare: dai cori al bellissimo intermezzo di basso che anticipa uno degli assoli di chitarra più belli di May.

Da specificare che i meriti di composizione di ogni singolo brano, vengono accreditati a nome Queen, e non più a chi effettivamente ha composto il singolo brano.

Stavolta i Queen hanno voluto accentuare l’identità della band, anche forse per tutelare tutto il loro lavoro d’insieme.

I Queen riuscirono a produrre un solo altro album, Innuendo, con Freddie Mercury che ci lasciò appena due anni dopo.

Il mondo, da lì a poco, avrebbe perso una grande voce, ma prima di tutto un grande artista, uno dei più grandi della musica rock.

Simona Iannotti

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