Stone Temple Pilots
Perdida
Rhino Entertainment Company
7 febbraio 2020
genere: folk rock acustico
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Recensione a cura di Andrea Musumeci
Il 7 febbraio 2020 è uscito Perdida, il nuovo album degli Stone Temple Pilots: un set acustico di 10 brani editi per Rhino Entertainment Company.
La nuova sfida dei fratelli De Leo riparte da un disco unplugged che riprende sonorità, contenuti ed atmosfere intime già presenti in alcune composizioni del passato degli stessi Stone Temple Pilots: come, ad esempio, alcune ballad presenti in Shangri-La Dee Da, Tiny Music… Songs From The Vatican Shop oppure, ancora più a ritroso, in N.4 e Purple. Basti ricordare canzoni quali Big Empty, Atlanta, And So I Know, Hello It’s Late, A Song For Sleeping e Daisy.
In questa nuova release, ascoltando il timbro di Jeff Gutt, è ancora possibile udire in lontananza gli echi di Scott Weiland; come se fosse una presenza costante e palpabile, come se fosse una radice profonda ed imprescindibile, costantemente lì ad accompagnare ogni singolo accordo, ogni singola nota dei suoi ex compagni, nella ritmica compassata, toccante, raffinata, delicata, ricercata, nostalgica e malinconica di questo nuovo percorso artistico.
Il manifesto emotivo di Perdida è incentrato sul tema della perdita (come intuibile dal titolo stesso) in ogni sua forma ed interpretazione (amori perduti, amicizie finite, occasioni mancate, errori commessi, promesse non mantenute), mentre l’artwork raffigura l’indispensabile lezione spirituale che ci viene dall’albero nel suo autunno: nulla di nuovo può nascere se qualcosa di vecchio non muore. Lezione indispensabile per aprirci ad una nuova stagione della nostra vita, passando per tante apparenti morti, necessarie per ulteriori rinascite.
“Fino a quando non avrai appreso questo morire e rinascere non sarai che un triste viaggiatore per l’oscura terra”.
(J. W. Goethe)
Perdida è un lavoro discografico che si ispira al soft rock di fine anni Sessanta e di inizio anni Settanta, dimostrando ancora una volta, qualora ce ne fosse stato bisogno, la versatilità e l’eclettismo cantautorale della band di San Diego, la quale incornicia passato, presente e futuro disegnando trame e melodie folk rock mediterranee, riconducibili, in diversi passaggi, ai canti popolari del fado portoghese e del flamenco spagnolo.
Probabilmente, molti fan avrebbero preferito che gli Stone Temple Pilots si fossero sciolti con la morte di Scott Weiland, ma la formazione dei fratelli De Leo, dopo tante difficoltà, ha continuato (per fortuna) a suonare e portare avanti la propria arte e l’onda delle proprie emozioni, come un comandante che non abbandona mai la sua nave, in memoria di una triste speranza e di una incolmabile ed inconsolabile perdita.
Membri della band:
Jeff Gutt – voce
Dean DeLeo – chitarra
Robert DeLeo – basso, cori
Eric Kretz – batteria
Tracklist:
1. Fare Thee Well
2. Three Wishes
3. Perdida
4. I Didn’t Know The Time
5. Years
6. She’s My Queen
7. Miles Away
8. You Found Yourself
9. I Once Sat At Your Table
10. Sunburst
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