WOWS: recensione di Ver Sacrum

WOWS

Ver Sacrum

Dio Drone/Shove Records/Coypu Records/Hellbones Records

3 aprile 2020

genere: atmospheric black metal, doom, post metal

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Recensione a cura di Andrea Musumeci

A distanza di cinque anni da Aion, ultima reliquia discografica dei WOWS, il sestetto post metal veronese riparte alla conquista di nuovi territori sonori con il nuovo album Ver Sacrum (Primavera Sacra in latino), edito il 3 aprile scorso per Dio Drone, Shove Records, Hellbones Records e Coypu Records ed anticipato dall’uscita del video di Mythras.

La band scaligera giunge al suo secondo full length (composto da cinque tracce per la durata di 44 minuti), in un panorama mondiale pandemico, caratterizzato da un clima di isolamento e di alienazione in questa surreale stagione primaverile. Una visione distorta e spettrale del mondo attuale che viene raffigurata nell’artwork del disco, suggestiva anticamera grafica concepita, ancora una volta, dal fidato maestro Paolo Girardi.

Ver Sacrum riprende, dunque, il sentiero trascendentale, liturgico, denso ed ipnotico intrapreso con Aion, mostrando una accresciuta maturità ed una ricerca delle dinamiche espressive più minuziosa. Un affascinante rituale magico che parte da Elysium, brano cantato dalla voce seducente ed eterea di Giulia Parin Zecchin, aka Julinko, e ci accompagna nel suo climax strumentale, tra immagini e suoni in chiaroscuro, dal quale riaffiorano il rumore industriale della superficie e l’oscuro silenzio degli abissi, in mezzo agli echi sofferti provenienti dalle urla strazianti delle anime dannate.

Il video di Mythras, diretto da Elise Blind (la giovane regista bolognese aveva già collaborato con Matteo Baldi nella realizzazione del video del progetto parallelo Golden Heir Sun), nei suoi 9 minuti ambientati tra le montagne dell’Abruzzo, tra Prati di Tivo e Campo Imperatore, con scene notturne in mezzo ai boschi, racchiude il crescente pathos emozionale ed il senso di solitudine che traspare da questa monumentale opera ipocondriaca e sepolcrale, dai paesaggi inquietanti, crepuscolari e sgranati.

Ver Sacrum è un viaggio mistico che ci proietta, così, all’interno di una dimensione post metal dalle atmosfere misteriose, rarefatte, sospese e magnetiche, cadenzate da ritmiche solenni, rallentate, dilatate ed esoteriche, dove luci e ombre sembrano danzare tra sonorità sintetiche, ambient, droniche, asfissianti, dissonanti e pachidermiche.

Il buio, il vuoto, il nulla, la luce e la resurrezione. Un insieme di metafore ancestrali in cui si accolgono gli abbandoni, le sofferenze emotive e fisiche come fonte di nuove opportunità. Toccare il fondo per ritornare alla luce della vita.

Membri della band:

Paolo Bertaiola: voce

Marco Bressanelli: chitarra

Matteo Baldi: chitarra

Fabio Orlandi: batteria

Pierluca Esposito: basso

Kevin Follet: tastiere, sampler

Tracklist:

1. Elysium (feat. Julinko)

2. Mythras

3. Vacuum

4. Lux Æterna

5. Resurrecturis

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