Xunah: recensione di Doom Rap

Xunah

Doom Rap

Frekete Records

27 maggio 2021

genere: crossover, rap metal, doom, hard rock, hip-hop

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Recensione a cura di Andrea Musumeci

A distanza di un anno dall’uscita dell’EP Amen con il collettivo rap hardcore Culto, il cantautore abruzzese Angelo Mirolli, in arte Xunah, e già fondatore della band Le Scimmie, fa il suo esordio ufficiale da solista (nel giorno del suo trentunesimo compleanno) mandando alle stampe il suo primo EP intitolato Doom Rap, edito per l’etichetta vastese Frekete Records e anticipato dall’uscita del singolo Vivo Mentre Scrivo con il featuring del rapper Buio.

In questa nuova esperienza discografica dal chiaro sapore retrò, forte dell’alchimia artistica e della produzione da parte dell’inseparabile producer Rvndea, Angelo Mirolli aka Xunah riesce a coniugare le rasoiate abrasive del metal e il flow tagliente del rapping old school italico sotto la stella polare di quel repertorio crossover che affonda le sue radici nell’immaginario sotterraneo degli anni ’90.

Prendendo un po’ alla lettera il connubio tra due enormi contenitori come heavy metal e hip-hop, e strizzando l’occhio ai vecchi fan della retroguardia storica del genere (vedi Linea 77, ad esempio), Xunah incornicia un mood scritturale, e timbrico, dall’andamento calligrafico, senza eccedere (nel bene e nel male) in tecnicismi troppo audaci, contaminando e amplificando il tutto con ritmiche groove-beat di sintetizzatori e drum machine, scenografie street art di periferia, la retorica dei quartieri difficili, riff granitici doom ed headbanging timidamente accennati, fondendo ogni singolo elemento in un unicum espressivo, epidermico e inclusivo, rievocando, nel suo nobile intento, il potere salvifico e catartico della musica.

Con il saluto latino Ave (titolo della prima traccia del disco), Xunah dà principio all’impalcatura tematica di Doom Rap, attraverso la sua sensibilità compositiva e il suo vissuto, focalizzandosi, da un lato, sulla condizione umana del singolo individuo all’interno di una contemporaneità eticamente distorta, alienante e sempre più alla deriva morale, e dall’altro ponendo un forte accento critico nei confronti proprio delle moderne dinamiche socioculturali e del controllo della cultura di massa da parte dell’élite del potere.

Quella di Xunah è un’invocazione, un’ode liturgica che non cerca di scacciare i propri demoni interiori, ma di conviverci, così come il rumore prosaico e muscolare del doom metal convive con l’anima spigolosa, graffiante, persuasiva e testuale del linguaggio esplicito del rap nei cinque brani di questo nuovo lavoro in studio; come due facce della stessa medaglia che definiscono il destino degli esseri umani, ovvero quello del mattatoio. A sottolineare che siamo, contestualmente, macellai e carne da macello, vittime e carnefici sintomatici del nostro tempo e forieri di profonde disuguaglianze sociali.

Doom Rap è un hip hop rabbioso e disincantato da parte di chi “ha i piedi a Vasto, ma la testa nel mondo”, dalla prospettiva di un osservatore popolare provocatorio nei confronti di quel dilagante benaltrismo che ha ormai investito l’attualità, e con lo sguardo di chi è perfettamente consapevole di non essere (più) in grado di cambiare niente.

https://www.facebook.com/xunah90/

Credits:

Ideato e scritto da Angelo Xunah Mirolli

Prodotto da Rvndea

Tracklist:

1. Ave

2. Vado Dritto

3. Doom Rap

4. Anima Dannata

5. Vivo Mentre Scrivo (feat. Buio)

© 2021, Fotografie ROCK. All rights reserved.

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