Eccoci arrivati (quasi) alla fine di questo 2024, al consueto momento dei cosiddetti bilanci. Dopo innumerevoli uscite discografiche, tra produzioni mainstream e underground, sia italiane che internazionali, ho voluto selezionare i “migliori album del 2024” tra quelli recensiti su queste pagine. Pertanto, di seguito, se vorrete, potrete incuriosirvi e leggere quelle che sono, in ordine sparso, le mie personalissime scelte musicali. NON È DA LEGGERSI COME CLASSIFICA. Dunque, non resta che augurarvi buona lettura e buon ascolto.
Selezione a cura di Andrea Musumeci
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Beth Gibbons – Lives Outgrown
Lives Outgrown è l’atteso comeback discografico di Beth Gibbons, nonché primo album solista per la storica vocalist dei Portishead. Una gestazione lunga oltre dieci anni che la cinquantanovenne artista britannica ha sfruttato per radunare esperienze individuali e background sonoro all’interno di un linguaggio intimo e suggestivo.
Beth Gibbons: recensione di Lives Outgrown
The Cure – Songs Of A Lost World
Nonostante, ad alcuni, Songs Of A Lost World possa sembrare un’operazione nostalgia o un disco per soli fan, lo spirito creativo dei Cure mostra ancora fascino e ragion d’essere. Un altro viaggio per cui valeva la pena attendere.
The Cure: recensione di Songs Of A Lost World
Maverick Persona – In The Name Of
In controtendenza rispetto ai meccanismi omologanti del mercato musicale di massa, Amerigo Verardi e Deje ci guidano nei boulevard poliritmici di un nuovo viaggio immaginario, attraverso quella forma di escapismo multimediale già intrapresa in What Tomorrow?, quasi a sussurrarci “dove eravamo rimasti?” e a ribadire il bisogno di evasione dalle costrizioni e cospirazioni del mondo reale.
Maverick Persona: recensione di In The Name Of
Michele Anelli – Dopo Tutti Questi Anni + Non Disperdetevi
Con quasi quarant’anni di esperienza artistica alle spalle, Michele Anelli continua ad assecondare e rinnovare la sua natura calligrafica, con la genuinità e la passione che lo contraddistinguono, alimentando quel mix di personale, politico e sociale, attraverso un sound che sa essere tanto energico e sanguigno, quanto melodico, raffinato, malinconico e riflessivo.
Michele Anelli: recensione di Dopo Tutti Questi Anni + Non Disperdetevi
Thurston Moore – Flow Critical Lucidity
In questo nuovo capitolo autorale, Thurston Moore svela una scrittura dall’impatto decisamente meno sonico, che prende forma per sottrazione, attenuando le derive del rumorismo metropolitano in favore di una visione più intima, contemplativa, mistico-orientaleggiante e trascendentale.
Thurston Moore: recensione di Flow Critical Lucidity
Baustelle – Elvis
Con il solito trademark stilistico che coniuga ricercato e raffinato barocchismo cantautorale e melodie della musica leggera italiana, in una sorta di versione gourmet dei Ricchi e Poveri, i Baustelle di Elvis ci riportano a sonorità elettrificate di matrice retrò anni 70, rispolverando un coinvolgente rock’n’roll statunitense a strisce blues.
Baustelle: recensione di Elvis
La Crus – Proteggimi Da Ciò Che Voglio
A distanza di ben diciannove anni dall’ultima pubblicazione Infinite Possibilità, i La Crus tornano a riflettere su temi caldi dell’attualità attraverso il nuovo album Proteggimi Da Ciò Che Voglio, confermandosi maestri nel coniugare canzone d’autore italiana e campionamenti di elettronica dub e trip-hop. Il risultato è un pop radiofonico ma di autentica qualità; senz’altro uno dei migliori album prodotti quest’anno.
La Crus: recensione di Proteggimi Da Ciò Che Voglio
I Fasti – Oltre
Come già intuibile dalla scelta del titolo del disco, Oltre riassume l’invito a sporgersi al di là delle proprie possibilità, a superare le condizioni di stasi e i confini imposti dalle convenzioni umane, cercando di setacciare alternative possibili a quella che, passivamente dai nostri divani e dai nostri smartphone, crediamo essere l’unica realtà sostenibile.
The Smile – Walls Of Eyes
Se A Light For Attracting Attention è stato percepito come un occasionale divertissement garage-rock e afrobeat, con le otto tracce di questa nuova fatica in studio i The Smile sembrano voler fare sul serio ed espandere il loro raggio d’azione, realizzando un’opera art-rock visionaria e spiazzante, che coniuga orecchiabilità pop e malinconica dolcezza.
The Smile: recensione di Walls Of Eyes
Black Snake Moan – Lost In Time
A cinque anni di distanza dall’esperienza lisergica di Phantasmagoria, con in mezzo un’intensa attività live, il cantautore Marco Contestabile, in arte Black Snake Moan, torna a setacciare l’intima ambiguità delle emozioni umane attraverso il suo nuovo album intitolato Lost In Time.
Black Snake Moan: recensione di Lost In Time
Pinhdar – A Sparkle On The Dark Water
Con il nuovo album A Sparkle On The Dark Water, il duo milanese Pinhdar torna ad alimentare quel mood creativo che deve la sua fecondità alla seducente decadenza dell’area di Bristol, attraverso la stesura di una suggestiva tensione dream & dark che oscilla tra incanto e inquietudine.
Pinhdar: recensione di A Sparkle On The Dark Water
RosGos – No Place
Dopo lo smarrimento di Lost In The Desert e le introspezioni dantesche di Circles, il cantautore cremasco Maurizio Vaiani, in arte RosGos, si cala nelle nell’alienazione dei nostri giorni con il nuovo album intitolato No Place.
RosGos: recensione di No Place
Subsonica – Realtà Aumentata
Riuscendo a recuperare quella magica alchimia utile a gestire e amnistiare le questioni di ego in nome del bene comune, tale da rigenerare e integrare le scritture e le evoluzioni dei rispettivi componenti, i Subsonica ritrovano l’entusiasmo giusto per rimettersi in gioco come collettivo, tra un giro sulle montagne russe della nostalgia e lo smarrimento di una passeggiata tra gli specchi deformanti dell’attualità.
Subsonica: recensione di Realtà Aumentata
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