Thurston Moore: live at MONK (Roma, 2 aprile 2023)

Thurston Moore

Live at MONK

Roma, 2 aprile 2023

Opening act: Jayan Bertrand dei Seafoam Walls

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Roma, 2 aprile 2023. Il locale capitolino MONK ha avuto l’onore di ospitare, nell’ultima data del suo tour europeo, Thurston Moore e il suo gruppo, denominato semplicemente Thurston Moore Group.

Il cofondatore della formazione newyorchese Sonic Youth, annoverato tra i chitarristi più innovativi e influenti della storia della musica alternative rock, si è esibito sul palco del MONK esclusivamente con brani del suo repertorio solista (più due cover) insieme a quella che è ormai da tempo la sua nuova band, composta da musicisti del calibro di Deb Googe dei My Bloody Valentine al basso, Jon “Wobbly” Leidecker dei Negativland alla consolle, Steve Shelley alla batteria e James Sedwards alla chitarra e clarinetto.

Il 65enne Thurston Moore, che proprio nella dimensione live ritrova il suo habitat d’espressione naturale, grazie a quell’inconfondibile suono di chitarra lancinante, dissonante, solfureo e al tempo stesso melodico e malinconico che scaturisce dai pick-up roventi della stra-consumata sei corde, è riuscito a coinvolgere e ipnotizzare il pubblico del MONK che è accorso numeroso per questo evento andato sold out.

Thurston Moore ha contraccambiato tale manifestazione di calore e affetto regalando un caleidoscopico flusso di coscienza allucinogena e momenti di imprevedibilità coreografica, quando delicata quando caustica. Una setlist intensa con cui Thurston Moore ha alternato sferragliate di blues acido, luccicanze di psichedelia post-rock e scosse telluriche di disco-techno-trance alla Prodigy, il tutto in mezzo a strappi frenetici di post-punk e tempeste dissonanti di rumorismo noise. Da un lato, continuando ad alimentare quell’ossessiva ricerca per il ritmo che ha contraddistinto tutta la sua carriera, e dall’altro rinvigorendo il debito vitalizio per quel magnetismo animale di rock n’ roll loureediano con Temptation Inside Your Heart, cover dei The Velvet Underground.

Alla fine di questa performance incandescente e mistica compiutasi tra le mura del MONK, verrebbe da citare Carlo Verdone quando nei panni del critico musicale Bernardo Arbusti descriveva l’anima blues di Jimi Hendrix: “Questa chitarra stuprata. Questa chitarra violentata. Questa chitarra posseduta”. Uno sciame sciamanico e sismico – quello scatenato da Thurston Moore e il suo gruppo – che ha riempito di densità psichedelica e acufene l’atmosfera madida del MONK. E dulcis in fundo, Thurston Moore, ha anche reso omaggio alla memoria di Kurt Cobain, cantando insieme a Jayan Bertrand dei Seafoam Walls – musicista di colore che ha aperto il concerto – uno dei brani più popolari dei Nirvana, All Apologies.

Setlist:

Hypnogram
Hashish
Siren
Venus
Temptation Inside Your Heart (The Velvet Underground cover)
Cantaloupe
Speak to the Wild

Encore:
All Apologies (Nirvana cover)
Locomotives

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