Bloodshed Walhalla: recensione di Second Chapter

Bloodshed Walhalla

Second Chapter

Hellbones Records

31 marzo 2021

genere: folk metal, viking metal, epic metal

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Recensione a cura di Andrea Musumeci

A distanza di quasi tre anni dalla pubblicazione di Ragnarok, il quintetto viking metal di Matera Bloodshed Walhalla manda alle stampe il suo nuovo capitolo discografico intitolato Second Chapter, edito il 31 marzo 2021 per Hellbones Records e anticipato dall’uscita del singolo The Prey.

Sul lungo percorso che collega la via panoramica dei sassi di Matera ai suggestivi e fiabeschi paesaggi scandinavi, i Bloodshed Walhalla riescono a dare continuità alla loro idea di power metal mediante uno spartito ortodosso composto da 4 tracce per la durata di 77 minuti: una fusione di contaminazioni sonore che convergono nelle frequenze più estreme del genere heavy metal classico, proiettandosi nell’immaginario teatrale, visionario e pagano di quella letteratura musicale norrena fatta di barbe lunghe, tempeste apocalittiche e poderose cavalcate.

Rivitalizzando la cifra stilistica e calligrafica di quel folk medievale di natura vichinga, la formazione materana scende sul campo da combattimento con devozione epidermica e retrospettiva per quel genere di metallo fantasy eroico cristallizzato negli echi e nelle reminescenze di radice anni Ottanta, rievocando, da una parte, le gesta primordiali di band iconiche quali Bathory, Mayhem e Amon Amarth, e dall’altra le profezie di Odino dei Manowar, il vezzo autocelebrativo di Yngwie Malmsteen di I Am A Viking e il martello degli dei dei Led Zeppelin.

Second Chapter si manifesta in tutte quelle emozioni e sensazioni legate all’antichità, nel senso più selvaggio e autentico del termine, che accompagnano la psiche umana, come valchirie con i guerrieri caduti in guerra, attraverso il tempio di Valhalla, quale ponte tra il mondo della quotidianità e delle cose ultraterrene, nel dualismo dicotomico tra luce e oscurità, tra le infinità dello spirito, le prospettive dell’Oltre e dell’Assoluto, e per mezzo delle eterne battaglie nelle foreste magiche.

In equilibrio tra la potenza di riff granitici e la melodia di arpeggi puliti, la nuova fatica in studio dei Bloodshed Walhalla conserva e incarna il grumo emotivo di quel sentimento appartenente alla narrativa norrena, sposandone atmosfere oniriche ed epiche, cori vichinghi, e duelli di chitarre, in chiave acustica ed elettrica, come fossero spade forgiate nel ferro e nell’oro; il tutto condito da un tipo di canto gutturale e profondo che esalta la maestosità sonica, orchestrale e sinfonica della mitologia nordica, la cui memoria riecheggia nelle parole e nelle canzoni di questi contemporanei bardi del Sud Italia.

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Membri:

DRAKHEN: voice Guitar Keyboard
HEL-BLAR: Guitar
DRAUGR: Guitar
KVASIR: Bass
JOTUNN: Drum

Tracklist:

1. REAPER (BALDR’S DREAMS) 28:20
2. HERMÒDR 16:06
3. THE PREY 15:29
4. AFTER THE END 17:55

Credits:

Prodotto e distribuito da Hellbones Records e Mister Folk.
Disponibile in CD digipack e versione digitale su bandcamp e su tutti i digital store.

Booking: Morrigan Promotion
Artwork: Curse Vag Graphic
Video (The Prey) by : lvm malevolent video Acherontia Atropos Inc.

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