Ace Frehley: recensione di 10.000 Volts

Ace Frehley

10.000 Volts

MNRK

23 febbraio 2024

genere: hard rock, AOR, melodic rock, blues rock

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Recensione a cura di Stefania Milani

A sei anni di distanza dal precedente album di inediti, il settantaquattrenne Ace Frehley torna in scena con il suo nono full-lenght intitolato 10.000 Volts, edito per l’etichetta MNRK.

10.000 Volts, come quelli che questo “giovanotto” riesce ancora a trasmettere al suo pubblico, attraverso undici canzoni cariche di energia e solido hard rock melodico. Sempre fedele al suo trademark stilistico, con quel mix di influenze a metà tra Kiss e Thin Lizzy, Ace Frehley è riuscito a crearsi una carriera solista piuttosto proficua, a differenza dei suoi ex compagni dei Kiss.

Ammetto una certa rassegnazione nel notare come questa vecchia generazione di rocker continui a mostrare un carattere e un entusiasmo che invece sembrano mancare alla mia generazione, sempre più spesso frenata da certezze consolidate, ma poco innovative, e soprattutto dalla paura di osare.

In buona sostanza, 10.000 Volts è un disco hard-rock di maniera, omogeneo sotto l’aspetto ritmico e melodico: assoli e riff sono gli elementi che accontentano i fan di una vita dei Kiss, ma anche coloro che apprezzano le regate musicali in solitario. Per quanto riguarda la sfera testuale, The Spaceman (nome d’arte che usava durante la sua militanza nei Kiss) guarda al futuro come un ventenne, con la saggezza e l’esperienza di chi conosce la vita ma non intende lasciar morire il fanciullo che è in sé. Un invito, quindi, a mantenere sempre vivo lo spirito e a non sprecare il tempo che abbiamo a disposizione.

La sequenza dei brani è un bel viaggio tra tracce hard-rock come 10.000 Volts e Walkin’ On The Moon, salendo d’intensità con Cosmic Heart, tagliente come una pietra grezza, per poi intraprendere un rettilineo più dolceamaro con Back Into My Arms Again, una ballata sulla riscoperta dell’amore.

Si risale di vigore con l’appassionata Fightin’ For Life, che critica la giungla quotidiana in cui viviamo, dalla quale si può uscirne vincenti soltanto con l’approccio giusto. Blinded si sofferma invece sul tema dell’intelligenza artificiale, vera minaccia alla creatività’ musicale, mentre Constantly Cute torna a parlare dell’amore ma con espressione fresca e vivace.

Il ritmo rallenta in Life Of A Stranger, che definirei quasi setosa nel suo sviluppo melodico, e Up in The Sky anticipa quella che potrei definire la mia traccia preferita, la strumentale Stratosphere. Trovo sia particolarmente piacevole poter assaporare la combinazione dei vari strumenti e il modo in cui esprimono atmosfere in grado di comunicare emozioni senza l’uso di parole.

Stratosphere raccoglie dunque quel misto di attesa, azione e potenza per sprigionarlo infine nel sentimento dell’assolo, con quel tocco di classe quasi teatrale che Ace Frehley sa come valorizzare per fornire all’album il suo degno epilogo.

Tracklist:

01. 10,000 Volts 02. Walking on the Moon 03. Cosmic Heart 04. Cherry Medicine 05. Back Into My Arms Again 06. Fighting for Life 07. Blinded 08. Constantly Cute 09. Life of a Stranger 10. Up in the Sky 11. Stratosphere

Line-up:

Ace Frehley – chitarra, voce
Steve Trixter – chitarra, basso
PJ Farley – basso
Anton Fig – batteria
Joey Cassata – batteria
Jordan Cannata – batteria

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