Daniele Santagiuliana: recensione de La Stanza Sul Retro

Daniele Santagiuliana

La Stanza Sul Retro

Looney-Tick Productions

01 ottobre 2022

genere: sonorizzazioni, field recordings, avant-garde, drone

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Recensione a cura di Andrea Musumeci

A distanza di un anno dalla pubblicazione di La Cupa e a pochi mesi dall’uscita di The Living, The Dead, The Sleepers and The Insomniacs sotto il monicker Testing Vault, il poliedrico polistrumentista vicentino Daniele Santagiuliana (del quale abbiamo già recensito tre precedenti lavori, The Living The Dead The Sleepers and The Insomniacs, The Night Land e Confinement), firma a suo nome La Stanza Sul Retro, nuovo progetto strumentale edito per Looney-Tick Productions e ispirato alla pellicola Possum di Matthew Holness e all’idea di Spazio Liminale.

Dedicato alla memoria di Vinicio Carraro (patrigno di Daniele scomparso l’8 ottobre del 2021), questo nuovo capitolo discografico ruota intorno al tema della perdita, al pathos che scaturisce dall’assenza improvvisa di una parte affettiva della propria esistenza, a quei momenti di dolore che conducono all’elaborazione di un lutto; un concept album dai contorni minimali e chiaroscurali, attraverso il quale Daniele Santagiuliana, continuando ad alimentare curiosità per tutto ciò che è trasversalità sonora, torna a plasmare e sagomare il suo linguaggio fonico, a manipolare musica – la sua idea di musica – senza la necessità di dover gettare zuppa di pomodoro sulle proprie opere d’arte.

Un viaggio introspettivo, struggente, che in fin dei conti parla d’amore; uno spazio indefinito in cui ognuno di noi ha la possibilità di immergersi seguendo le proprie sensazioni, le proprie esperienze, il proprio grado di sensibilità. Una testimonianza di sofferenza, sopraffazione e abbandono, che Daniele Santagiuliana interiorizza e filtra mediante le sette tracce che compongono questo requiem dalle atmosfere liturgiche e solenni, lasciando socchiusa la porta dei suoi abissi più intimi e malinconici.

Sottili trame elettroniche si dilatano tra drone music, field recordings e confini avant-garde, tra pause e tormenti, tra fragilità psico-emotive e condizioni di quiete apparente, tra interferenze notturne rivestite di rumore bianco e soundscapes ambientali en plein air, nell’alternanza atavica che contraddistingue la differenza speculare che c’è tra assenza e presenza.

Solamente varcando la soglia del dolore ci si può aprire al mondo, a uno strato più profondo di umanità, traendo insegnamento da quel dolore fino a trasformarlo in canzoni, in arte che germoglia seguendo il suo ciclo naturale. Una veglia di cornamuse e un sottofondo ambient notturno di cicale e dissonanze di viola sembrano accompagnare gli ultimi istanti di vita del suo padre acquisito, verso un altrove sospeso che – nella consapevolezza del nostro essere disarmati e impotenti dinanzi al mistero della morte – non ci è dato sapere.

Quando si perde una persona importante – al di là che il legame sia di tipo biologico o meno – si avverte un incolmabile vuoto interiore, uno smarrimento paragonabile all’aver perso una parte della propria anima, della propria storia. Del resto, abbiamo tutti la nostra Stanza Sul Retro, quella breccia confidenziale che si dispone dolcemente, con quel velo di unicità che si appresta a rivelare il lato più oscuro e indifeso della nostra coscienza.

Bandcamp/La Stanza Sul Retro

Daniele Santagiuliana: lampade, microcassette, field recordings, viola

Tracklist:

1. Pastorale

2. Notturno

3. Specchiarsi Nelle Vetrine Sporche

4. Aura Cardinale

5. Riva Secca

6. Tutto Sta Accadendo In Questo Momento

7. Ho Ingoiato Abissi

* Disco nato in Memoria Di Carraro Vinicio, Non Patrigno Ma Padre, Morto l’Otto Ottobre 2021.

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