Francesco Pecs: recensione di Ah! Fantasia

Francesco Pecs

Ah! Fantasia (EP)

Nufabric Records

21 gennaio 2022

genere: cantautorato indie, rap, nu soul, R&B, piano ballad

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Recensione a cura di Andrea Musumeci

Già fattosi notare per essersi classificato secondo al Premio Ciampi di Livorno nel 2018, e dopo aver condiviso palchi e festival con artisti del calibro di Dargen D’Amico, Murubutu, Gianmaria Accusani e Angela Baraldi, il cantautore e rapper anconetano Francesco Pecs manda alle stampe il suo EP d’esordio intitolato Ah! Fantasia, edito per l’etichetta marchigiana Nufabric Records.

Le sei tracce di Ah! Fantasia, composte da Francesco Pecs durante la sua permanenza a Torino e d’ispirazione autobiografica, riproducono il vissuto degli anni precedenti alla pandemia, su come sia cambiata la percezione istintiva del suo mondo interiore e la comprensione di quello circostante, prendendo in esame le corse, le fermate, le fughe dalla noia della realtà, le contraddizioni delle convenzioni sociali, gli imprevisti, le ripartenze e tutta la saliva sprecata per voltare pagina.

Nonostante il repertorio di Francesco Pecs si presenti ancora come un cantiere di creatività artistica work in progress, la sua vena scritturale, oscillando tra l’ambiguità della natura umana e le dinamiche interattive di una contemporaneità sempre più omologata alle tecnologie online, si manifesta attraverso una serie di suggestivi acquerelli fonografici e un sarcasmo leggero e poetico, mostrandosi sia nell’intensità delle relazioni interpersonali che nella precarietà dei sentimenti distratti e degli amori occasionali; circostanze in cui le assenze diventano più pesanti delle presenze, facendo emergere quel senso di inadeguatezza di non essere mai abbastanza.

Ah! Fantasia si presenta sottoforma di itinerario compositivo ricco di sfumature stilistiche, ma con una certa omogeneità sonora, dove sorpresa e fantasia si pongono quali elementi centrali del nocciolo tematico, al cui interno la freschezza melodica, radiofonica e scanzonata del nuovo cantautorato indie tricolore va a compensare il sapore umorale e disilluso di ballate pianistiche e atmosfere nu soul (che, a livello strumentale, sembrano rievocare l’estrosità sognante di Sergio Caputo e la dolce malinconia del compianto Pino Daniele), divagando verso un letterale citazionismo battiatiano e attingendo da contaminazioni dal taglio internazionale, quando nel retrogusto anglofono R&B di rimando Nelly Furtado, quando con il ritmo di strofe rap: non a caso, troviamo la collaborazione con il rapper torinese Brattini nel brano Apologia del Kebab, secondo singolo estratto.

Guardando, dunque, al passato con agrodolce nostalgia e ricercando, al tempo stesso, una rinnovata scintilla nell’antica forza della fantasia e in quel senso di meraviglia infantile, Francesco Pecs focalizza il suo target compositivo sulla necessità di riordinare le idee e le inclinazioni emotive: da un lato, con lo scopo di evitare gli psicodrammi del presente e dall’altro per ambire a ricostruire quello che grossolanamente viene definito futuro, metabolizzando la sofferenza come step di crescita personale.

Ascoltando Ah! Fantasia, si può conversare amabilmente di politica, integrazione e pregiudizi, ma senza prendersi troppo sul serio: il tutto osservando la vita che scorre tra improvvisi crampi allo stomaco e morsi fugaci a un panino con polpette di ceci.

facebook.com/FrancescoPecs/

Tracklist:

1. Ah! Fantasia

2. Apologia del Kebab

3. Contemporanea

4. Lacrima

5. Madame Butterfly

6. Smiths

Credits:

Testi e musica: Francesco Pecs
Tastiere: Benjamin Ventura
Chitarra: Massimo Satta
Supporto artistico: Gabriele Gelo Signorino
Mix e Master: Stefano Luciani @Nufabric Basement Recording Studio
Prodotto da Benjamin Ventura e Adriano Matcovich

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