Il Wedding Kollektiv: recensione de Il Wedding Kollektiv & Female Friends Play Soup

Il Wedding Kollektiv

Il Wedding Kollektiv & Female Friends Play Soup (EP)

autoproduzione

13 maggio 2022

genere: spy dub, kraut kosmische, techno trance, chill out, elettronica, crossover, afrobeat, funk disco

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Recensione a cura di Andrea Musumeci

Sull’asse Berlino-Torino-Roma, da un’idea del polistrumentista Alessandro Denni, si muove Il Wedding Kollektiv, progetto elettronico sperimentale in costante espansione che raccoglie alcuni membri del circuito underground capitolino, provenienti da esperienze condivise in realtà come Sona, Goah, Gronge e Roseluxx.

A distanza di un anno dall’uscita del primo take discografico Brodo, Il Wedding Kollektiv – composto da Alessandro Denni, Tiziana Lo Conte e Claudio Moneta – manda alle stampe la stessa tracklist di Brodo (più una versione strumentale di Ciò Che Resta Del Fuoco e il brano inedito Suite Per Lavare i Pavimenti) dal titolo Il Wedding Kollektiv & Female Friends Play Soup.

Un processo di riuso creativo in cui ogni traccia di Brodo passa sotto il proficuo setaccio della rivisitazione, attraverso dei remix commissionati, riscritti e reinterpretati da un roster di musiciste (Eva Geist, Munsha, Nicol Bana, Sodi Oortmood) affini alla sensibilità artistica del collettivo romano, mettendo così in rilievo – al pari dell’artwork rilegato in stile rustico carta-tela – una sorta di concept al femminile dalle tinte space age e riverniciato di popular music.

Il Wedding Kollektiv & Female Friends Play Soup riassume quell’arte dei miscugli di memoria bluvertighiana, filtrata da una vitalità cromatica e multisensoriale più fluida, ballabile, intraprendente ed estiva rispetto alle ambientazioni “classiche” di Brodo: un melting pot caleidoscopico, epidermico e poliritmico di suoni glutammati, infiltrazioni foniche da laboratorio world music e nuove alchimie di crossover che, fondendo le varie anime del gruppo all’interno di una coinvolgente sinergia cosmopolita, incarnano appieno quel modo universale di sentire e gustare la musica, contraendosi e dilatandosi tra le molteplici consistenze di una zuppa fusion, quando in maniera lineare ed essenziale, quando con estensione sinuosa e trasversale.

Continua a pulsare il cuore di chi non si è mai sentito appagato dalle logiche conservative e dagli istinti al risparmio delle vite al ribasso; un cuore che, invece, trova ben più prezioso appagamento espressivo nelle intermittenze intime, notturne e metropolitane delle alterazioni spy-dub, nel fermento dei beat danzerecci del groove funk afrobeat, oppure nelle strombazzanti contaminazioni esotiche che dialogano coi multistrati di elettronica kraftwerkiana, mentre colorazioni ipnotiche di decompressione trance-chillout rievocano scenografie da summer sunset.

Un contesto di avanguardismo artigianale, quello de Il Wedding Kollektiv, che fa da anello di raccordo tra le idee progressiste del vecchio mondo e l’immagine di un presente ormai statico e recluso nella sua bolla ipertecnologica e iperconnessa, fermandosi a riflettere sulla magica cenere della nostalgia, sui resti di un’antica passione, come simbolo e testimonianza di un qualcosa che è già passato da queste parti, che ha lasciato segni indelebili sul corpo, e che ciclicamente ha cambiato pelle, trasformandosi in qualcos’altro, magari in una nuova illusione.

facebook.com/IlWeddingKollektiv

Membri della band:

Alessandro Denni: arrangiatore e produttore

Tiziana Lo Conte: voce

Claudio Moneta: chitarrista e compositore

Giulia D’Alia: testi

Tracklist:

1. L’astronomo (feat. Eva Geist)

2. Ciò Che Testa Del Fuoco (Munsha feat. Francesco Galdieri)

3. A Proposito Del Tuo Candore (feat. Sadi/Sam Barreto Cardoso Bertoldi)

4. Ipersfera Relazionale (feat. Foria)

5. Sabato 16 Giugno (instrumental)

6. A Proposito Del Tuo Candore (instrumental – Sadi/Sam Barreto Cardoso Bertoldi)

7. Piccola Suite Per Lavare i Pavimenti

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