Ritmo Tribale: recensione di La Rivoluzione Del Giorno Prima

Ritmo Tribale

La Rivoluzione Del Giorno Prima

Bagana/ Pirames International

17 aprile 2020

genere: alternative rock italiano, hard rock

_______________

Recensione a cura di Andrea Musumeci

Il 17 aprile 2020 è uscito il nuovo album dei Ritmo Tribale, La Rivoluzione del Giorno Prima, anticipato dall’uscita dei singoli Le Cose Succedono, La Rivoluzione Del Giorno Prima, Resurrezione Show (remake di un brano dei Killing Joke) e Milano Muori, edito per Bagana/Pirames International.

A distanza di ben 21 anni dalle “scorribande d’oltreoceano” di Bahamas (ultimo disco ufficiale dei Ritmo Tribale, senza contare il project side No Guru ed una raccolta del 2007 dal titolo Uomini 1988-2000), la band composta da Andrea Scaglia (intervista), Andrea “Briegel” Filipazzi, Fabrizio Rioda, Alex Marcheschi e Luca Talia Accardi, è tornata a soffiare sulla brace del rock tricolore e a scaldare il cuore nostalgico dei suoi fan più affezionati.

La copertina del disco, l’uomo con la testa di lupo seduto su una panchina, è un bellissimo disegno di Tom Porta, artista milanese che ha omaggiato i Ritmo Tribale con questo artwork, già uscito come immagine de La Rivoluzione del Giorno Prima su Spotify, a fine 2018.

Nonostante il lungo periodo di attesa, il mantra sonoro dei Ritmo Tribale è rimasto invariato; si riparte da un viaggio strumentale profondo e intimo, trascinato da riff viscerali, sferzanti e diretti, svisate elettroacustiche ipnotiche, melodie malate e distorte, ritmiche abrasive ed il cantato di Andrea Scaglia, ancor più rauco, sofferto e struggente.

Le tematiche de La Rivoluzione Del Giorno Prima sono abbastanza personali, parlano dell’inquietudine di una persona costantemente insoddisfatta. I testi di Scaglia (come dichiarato dal bassista Andrea Filipazzi, in arte Briegel, nell’intervista per Fotografie ROCK) sono piuttosto diretti, a differenza di quelli di Edda, decisamente più criptici. “Non capivi mai cosa volessero dire. I testi di Edda ti davano delle immagini. Ci sono dei passaggi su cui ti soffermi a pensare a quanto siano belli, però il testo nella sua interezza è di difficile comprensione. Le liriche di Andrea Scaglia sono più complete, hanno un significato globale all’interno della canzone. Come stile, i testi dei nuovi pezzi, sono un po’ alla No Guru”.

Le liriche delle otto tracce (tra cui una versione pianoforte e voce di Buonanotte interpretata da Andrea Scaglia) de La Rivoluzione Del Giorno Prima ci raccontano di come sia mutato l’ambiente in cui viviamo e con esso il nostro modo di guardare la vita. Con gli occhi disillusi di una generazione – quella dei meravigliosi anni Novanta – che ha visto infrangersi sogni e promesse.

Con la rabbia di chi, nonostante i capelli bianchi alla Jim Jarmusch, non ha ancora accettato la condizione alienante di questa società e la deformazione del proprio corpo. E l’ostinazione di chi ha combattuto i compromessi e l’omologazione – di chi ancora non si dà pace e convive costantemente con i propri fantasmi, lottando per non affogare nell’oceano dei demoni del passato. Con il rifiuto di vivere nella memoria di se stessi e di ciò che è stato.

Con il sentimento ambivalente di amore e odio per le proprie radici. Con il desiderio di fuggire e la voglia di restare per cambiare. Con la speranza di sconfiggere un nemico invisibile e senza identità, in questo posto dove la cura sembra essere peggio della malattia. Con l’ironia di quelli che vorrebbero cambiare il mondo a parole, rimandando l’azione ad un ipotetico domani. Ma per quanto tempo ancora riusciremo a nasconderci?

Anime inquiete, dalla parte degli emarginati, vittime profetiche della loro sensibilità e, per questo, destinate alla sofferenza. Chissà che non vi siano nuovi sogni d’oro da coltivare nello spazio dei nostri cortili. Ognuno con il proprio lavoro, la propria famiglia e le mille contraddizioni che, da sempre, si rincorrono tra sfera dionisiaca e apollinea. Rassegnati all’impossibilità di bruciare tutti i nostri idoli, a tutti i “vorrei ma non posso”, alle barriere comunicative che abbiamo edificato nella “cortina” delle nostre curve esistenziali e a questa condizione psicologica in perenne stato di convalescenza.

La Rivoluzione Del Giorno Prima rappresenta un nuovo pezzo di strada da percorrere insieme, dopo i tanti chilometri macinati dai tribali su quel “vecchio furgone”. Musica terapeutica per il nostro spirito, in un presente che non basta mai, con la memoria che mette sempre meno a fuoco i ricordi ed un pizzico di amara nostalgia mista a leggerezza, ma senza malinconia e rimorso.

La Rivoluzione Del Giorno Prima è, dunque, la “stagione” della rinascita emotiva per uno degli ultimi avamposti della scena rock meneghina. Perché, come scrisse Nietzsche: “L’autunno non è una stagione, ma uno stato d’animo”. Parte da qui la resurrezione dei Ritmo Tribale. E allora, buonanotte ai suonatori. E agli eterni sognatori.

* * * * *

Membri della band:

Andrea Scaglia: voce, chitarra, pianoforte

Andrea “Briegel” Filipazzi: basso

Fabrizio Rioda: chitarra

Alex Marcheschi: batteria

Luca Talia Accardi: tastiere

Tracklist:

1. Intro

2. Le Cose Succedono

3. La Rivoluzione Del Giorno Prima

4. Resurrezione Show

5. Milano Muori

6. Jim Jarmusch

7. Cortina

8. Autunno

9. Buonanotte (cover del brano scritto da Edda e contenuto nell’album Mantra)

Testi e Musica di Andrea Scaglia.

Registrato presso i Boombox Studio di Milano di Enrico La Falce e Mauro Tondini, mix e master sono ad opera di Enrico La Falce.

© 2020 – 2022, Fotografie ROCK. All rights reserved.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.