Scott Stapp – The Space Between the Shadows

Scott Stapp

The Space Between the Shadows

Napalm Records

19 Luglio 2019

Genere: alternative rock, hard rock

Ve li ricordate i Creed? La band statunitense post-grunge era stata fondata nel 1995 in Florida dal chitarrista Mark Tremonti e dal cantante Scott Stapp.

Dopo una discreta carriera fatta di tre ottimi album a cavallo tra gli anni ’90 e i primi 2000, i Creed si erano sciolti a causa delle dipendenze e dell’inaffidabilità del loro frontman, Stapp appunto.

Conclusasi la reunion del 2009, le strade di Tremonti e Stapp sembrano aver preso direzioni definitivamente diverse: per il primo è cresciuta la popolarità con la band omonima, ma soprattutto con gli Alter Bridge, mentre il secondo ha scelto la carriera solista.

Ed eccoci arrivati al 2019. Scott Stapp è tornato con un nuovo disco, dal titolo The Space Between the Shadows.

Le dodici tracce di questo lavoro ricordano il rock degli anni 2000 e i dischi solisti di Chris Cornell, al quale tra l’altro è dedicato il brano Gone Too Soon, una piacevole ballad dalla melodia non troppo malinconica, ma nel cui testo è evidente la sofferenza di Stapp per la perdita non solo di Cornell, ma anche di altre star scomparse prematuramente, quali Prince e Chester Bennington.

Purpose for Pain ha invece un bel sound acattivante, un testo che parla delle sofferenze a cui la vita ci sottopone ed è probabilmente il pezzo più valido del disco. Molto radiofonico.

Face of the Sun ha un bel riff di chitarra e potrebbe essere una versione più aggressiva e velocizzata di un brano dei Rival Sons.

Scott Stapp è un Survivor, è sopravvissuto alla lotta con i propri demoni ed è pronto a rinascere in questa fase della sua vita nella quale è sicuramente più maturo, ma perfettamente consapevole di quelle che sono le sue origini, ovvero quel rock alternativo post grunge che ci ripropone oggi in una veste nuova, seppur non innovativa.

In Ready to Love ci parla appunto di questa sua voglia di rivalsa, della necessità di voltare pagina e di farlo con coscienza e positività.

Come un Paolo Brosio d’oltreoceano, Scott Stapp conclude il disco con due preghiere: la prima, Mary’s Crying, è un monito a tutti quelli che non si curano dell’escalation di odio e della carenza di fede e fratellanza, che fanno piangere il cuore immacolato di Maria, mentre Last Hallelujah sono le ultime parole di uno Stapp pronto ad ascendere nell’alto dei cieli.

The Space Between the Shadows è un disco nel quale i tormenti interiori del’ex Creed prendono vita tra luci e ombre, tra gli oscuri spettri del passato e le più limpide prospettive future, tra perdizione e redenzione, con la splendida voce di Stapp che si dimena nello spazio tra le ombre.

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