Testing Vault
The Living, The Dead, The Sleepers and The Insomniacs
EEEE
20 marzo 2022
genere: ambient, sonorizzazioni, sci-fi, field recordings, confini
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Recensione a cura di Andrea Musumeci
Ad un anno di distanza dalla pubblicazione di La Cupa, Daniele Santagiuliana torna a rianimare il suo doppelgänger Testing Vault, mandando alle stampe la sua nuova fatica discografica intitolata The Living, The Dead, The Sleepers and The Insomniacs, edita per l’etichetta elvetica EEEE.
Per dirla alla Darius Keeler degli Archive: “Sembra che ci sia luce alla fine di quel tunnel, ma ci sono sempre ombre in quella luce”.
Nonostante tutte le conseguenze dovute alla pandemia in quest’ultimo biennio – confinamento delle emozioni, della nostra natura e della nostre libertà individuali e collettive – il poliedrico e visionario polistrumentista vicentino (del quale avevamo già recensito due precedenti lavori, Confinement e The Night Land), continuando a manipolare, deformare e somatizzare il proprio credo stilistico e concettuale, non hai mai smesso di alimentare la sua arte interiore, la sua sensibilità percettiva nei confronti dei cambiamenti, attraverso progetti paralleli, collaborazioni e quella curiosità per tutto ciò che è ricerca sonora e sperimentazione.
Creando un rarefatto e poetico stato di perenne convalescenza emotiva, dove suoni, luci, dissolvenze ed atmosfere hitchcockiane avvolgono le sette tracce di questo nuovo take autorale, Daniele Santagiuliana aka Testing Vault riesce a parafrasare quel sentimento di devozione verso qualcosa che vorremmo conservare in eterno, sfruttando l’antico immaginario della tassidermia e assecondando, quindi, l’innaturale e nostalgico desiderio di voler imbalsamare il passato, la componente spirituale dell’esistenza, nell’illusione di poter freezare il movimento perpetuo del tempo, le scadenze della nostra corporeità, di poter preservare la superficie delle cose e allo stesso modo riempirne i contenuti con del materiale sintetico e immortale.
Da un lato, la resistenza a perdere, seppur temporaneamente, ogni tipo di contatto con la realtà, nel timore di abbandonarsi alle ombre dell’anima, a un mondo sconosciuto, buio e misterioso, qual è quello notturno. Dall’altro, il distaccamento dallo stato di coscienza, dove melodie minimaliste e ripetitive accompagnano una sensazione di sospensione, di stasi, quasi a voler rappresentare le dinamiche umane della contemporaneità, l’anatomia di un presente composto da persone vive ma emotivamente morte.
I viventi, i morti, i dormienti e gli insonni convivono tutti sotto lo stesso tetto, nella mente di Testing Vault, e si confondono all’interno di un microcosmo quasi dantesco, dentro un percorso oscuro, solitario e malinconico permeato di elementi simbiotici e contrastanti, sospeso su intelaiature di elettronica ambient, field recordings, interferenze e sonorizzazioni sci-fi, che si insinuano e galleggiano nelle zone grigie e silenziose del non agire, nella ciclica alternanza tra giorno e notte, nel rapporto inconciliabile tra le laboriose fantasie tassidermiche e la tangibilità delle trasformazioni che coinvolgono la storia dell’umanità.
Tracklist:
1. Fingers Are The Teeth Of Limbs
2. The Living, the Dead, the Sleepers and the Insomniacs
3. Prosthetics
4. Selecting a Ghost
5. Taxidermia
6. Repeating The Falling Sequence
7. The Tunnel Lights Are All Flickering
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