The Barons 80: recensione di The Barons 80

The Barons 80

The Barons 80

Hellbones Records

16 ottobre 2020

genere: rockabilly, psychobilly, boogie rock

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Recensione a cura di Andrea Musumeci

Parafrasando la terza legge fisica newtoniana, potremmo considerare la correlazione simbiotica tra passato e futuro, considerandoli come inseparabili forze di azione e reazione che agiscono all’interno del vasto perimetro creativo della musica rock, nel suo asse spazio temporale.

Come dire che è impossibile andare avanti senza per forza guardarsi indietro.

Con lo stesso principio, i siciliani The Barons 80 (nuovo sodalizio artistico formato da Blasco Therazor assieme a Emilio Catera theInsane e Rockin’ Peppe Gallaro) riaprono le porte al revival anni ’50 con la pubblicazione dell’EP omonimo, edito lo scorso 16 ottobre per Hellbones Records e composto da cinque tracce, di cui un inedito (She’s The Angel Of My Dreams) e quattro cover.

I “tre baroni”, con base Catania e Ragusa, rispolverano le tendenze musicali del primo dopoguerra, dallo swamp pop di Buddy Holly e Johnny Fred ai coretti doo wop dei The Platters, rivisitando il modello “shake leg” del boogie rock, insieme a jazz d’avanguardia, rockabilly (Spiderman Theme di Paul Francis Webster e Bob Harris) e psychobilly anni ’70 (Love Song, canzone della punk band britannica The Damned).

La “combriccola” del Blasco Mirabella Therazor recupera, così, il gusto per quella linea compositiva vintage e la passione revival per un determinato genere di subcultura circoscritta, per tradizione, ai musicisti bianchi, d’ispirazione surf, jazz-blues e fatta di contrabbassi, beboppers, ciuffoni alla Elvis e macchine d’epoca.

Quello dei The Barons 80, sulla falsa riga dei toscani Atomic Papas (anche loro di casa Hellbones Records), è un tuffo carpiato e nostalgico all’indietro di ben sessant’anni, in un mash up di stili ed influenze collaudate, radiofoniche e accattivanti che hanno rappresentato appieno l’innocenza andata perduta di quella generazione: un concentrato di atmosfere che profumano di brillantina ed un sound swingato che conferisce un look fresco, leggero e scanzonato all’immaginario artistico e retrò dell’opera.

Membri della band:

Blasco Mirabella Therazor: voce, double bass

Emilio Catera theInsane: batteria

Rockin’ Peppe Gallaro: chitarra elettrica

Tracklist:

1. Shirley (Johnny Fred & The Playboys – 1958)

2. Love Song (The Damned – 1979)

3. Spiderman (Spiderman theme – 1967 – Paul Francis Webster e Bob Harris)

4. She’s The Angel Of My Dreams

5. Love Song (demo version)

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