Articolo a cura di Chiara Profili.
Siamo ormai entrati negli anni Venti e se del ritorno del charleston non sembra esserci l’ombra, le tendenze del momento in ambito rock puntano verso una direzione piuttosto precisa, ovvero gli anni ’70, dal punto di vista del sound e del look.
Ebbene, dal 1970 sono ormai passati cinquant’anni e le uscite discografiche di quel periodo sembrano essere ancora parecchio attuali. Difficile pensare che gli immortali riff di chitarra dei primi due dischi dei Black Sabbath stiano per compiere mezzo secolo. Incredibile come la musica dei Beatles sia ancora presente nelle nostre vite, a cinquant’anni di distanza dal loro scioglimento.
Andiamo allora ad analizzare quali furono le release del 1970 e dunque quali capolavori spegneranno quest’anno 50 candeline. Su molti di questi dischi ci siamo già dilungati in passato e potrete trovare le recensioni al link indicato, mentre degli altri parleremo in maniera più approfondita nei prossimi mesi.
Li abbiamo citati poc’anzi: i Black Sabbath pubblicavano il loro debut album omonimo il 13 febbraio ’70, mentre Paranoid usciva nel Regno Unito il 18 Settembre dello stesso anno.
Abbiamo già menzionato anche i Beatles: il 10 Aprile avveniva la rottura definitiva, ma Let it Be, registrato quasi interamente in sessioni precedenti a quelle di Abbey Road, vedrà la luce solo l’8 Maggio. Nel frattempo, i Fab Four, avevano avviato le loro carriere soliste e proprio nel 1970 usciva una tripletta considerevole: McCartney, ovviamente di Sir Paul (17 Apr), All Things Must Pass di George Harrison (30 Novembre) e John Lennon/Plastic Ono Band (11 Dicembre).
Dal canto loro, i Led Zeppelin erano già al terzo album, il famoso Led Zeppelin III, per l’appunto, uscito il 5 Ottobre di 50 anni fa.
Ne abbiamo parlato pochi giorni fa: il 3 Gennaio ricorreva l’anniversario di The Madcap Laughs, di Syd Barrett, mentre i Pink Floyd pubblicavano il 10 Ottobre Atom Heart Mother, il primo disco con la formazione Gilmour, Waters, Wright, Mason.
E David Bowie? Il 4 Novembre 1970 usciva The Man Who Sold the World, un lavoro d’avanguardia, a cui verrà riconosciuto il giusto riconoscimento solo alcuni anni dopo la sua pubblicazione.
Siamo agli sgoccioli, ma vogliamo citare ancora tre album significativi. Il primo, non per importanza, è Deep Purple in Rock, quello della celebre copertina con i volti dei componenti della band scolpiti sul Monte Rushmore. Disco seminale per il genere hard rock, insieme ad altri già citati in questo articolo, uscito il 3 Giugno.
Il secondo è Morrison Hotel, quinta fatica dei Doors, che vedeva la luce agli inizi di quel decennio.
Infine, il 15 Novembre di questo splendido 1970, i Velvet Underground pubblicavano Loaded successivamente all’uscita di Lou Reed dalla band, che parve non gradire la cosa, per via degli arrangiamenti e dei ritocchi operati ai danni delle sue canzoni.
Se gli anni ’70 iniziarono col botto, l’avvio del decennio successivo non sarà da meno, ma di questo, parleremo in un altro articolo.
Nel frattempo, godetevi la nostra playlist Spotify a tema 1970 cliccando sull’immagine sottostante.
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