Articolo e foto a cura di Stefania Milani
Notte di Garage Punk Rock venerdì sera alla University Great Hall di Cardiff.
In un tour completamente sold out, è stato un vero colpo di fortuna avere i biglietti all’ultimo minuto per il concerto dei The Hives, che ho scelto appena ho saputo che ad aprire per loro sarebbero stati i Bad Nerves, per i quali ho sviluppato una predilezione.
La combinazione dei due si è rivelata un concentrato perfetto di ritmi veloci in un climax ascendente.
Piacevole notare una presenza in sala molto verde di adolescenti e universitari dai volti puliti, di giovani che rifiutano prodotti imposti, ma dimostrano invece di rispettare le generazioni precedenti e di accoglierle con curiosità, spirito critico ed entusiasmo.
I Bad Nerves hanno fatto letteralmente volatilizzare la mezz’ora a loro assegnata con i loro pezzi migliori, da Don’t Stop a Baby Drummer a Can’t Be Mine, onorando il ruolo di support band per gruppi di peso, in attesa dell’uscita del nuovo album, Still Nervous, il 31 Maggio prossimo. Chiedendo alla sala piena se apprezzasse la musica veloce, hanno surriscaldato l’atmosfera stendendo il tappeto rosso ai The Hives.
Il tour è dedicato al nuovo album, The Death of Randy Fitzsimmons (già recensito su queste pagine), approdato dopo una lunga interruzione di una decina d’anni; ma come spesso accade con i vecchi amici, pause lunghe non minano la qualità del prodotto e ci si ritrova tutti dove ci si era lasciati: stile inconfondibile e fedele agli album precedenti, disimpegnato e di facile ascolto, immediatamente orecchiabile e con testi semplici e accattivanti al punto che, pur non avendo ascoltato per intero l’album prima di andare al concerto per tenermi un po’ di effetto sorpresa, ero in grado di mimare le parole, accompagnare e, più in generale, fare la mia parte in prima fila come se lo sapessi a memoria.
La leggenda narra che questo Randy Fitzsimmons sia morto in circostanze misteriose nel 1993 e che la band, nella ricerca del suo cadavere, abbia invece trovato testi e accordi da tradurre in canzoni facendone il proprio guru e sesta testa del gruppo.
Verità o fantasia? L’escamotage funziona e noi italiani che, proprio nel 1992, uccidemmo l’Uomo Ragno ballandoci sopra per decadi, lo sappiamo bene per analogia.
Bogus Operandi e Rigor Mortis Radio sono le nuove canzoni di cui ho maggiormente apprezzato la presa live, ma la scaletta ha deliziato anche con alcuni classici come Come On, che molti ricorderanno anche per aver accompagnato i gol migliori della propria squadra di calcio.
Il tour è già passato per l’Italia, per cui non resta altro che ascoltarli sulle piattaforme o attraverso il formato che si predilige.
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